Sempre più spesso si parla di Sostenibilità intesa come sviluppo sostenibile, ossia quello sviluppo che soddisfa le necessità delle attuali generazioni senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare le proprie.
Nell’evoluzione di questo concetto si è arrivati a definire con Sostenibilità Aziendale tutte le procedure adottate dalle Organizzazioni volte a ridurre l’impatto dell’attività dell’impresa sull’ecosistema e ad implementare una strategia orientata alla sostenibilità ambientale, note anche come “green practices”.
Ecco che sempre più Organizzazioni, sia pubbliche che private, tra i loro principali obiettivi, includono obiettivi mirati alla salvaguardia delle risorse non rinnovabili introducendo produzioni di energie provenienti invece da fonti rinnovabili come ad esempio l’adozione del solare o dell’eolico.
Per le Organizzazioni private questo concetto spesso ha una duplice valenza: essere sostenibile significa promuovere una attenzione verso l’ambiente e la società, ma anche promuovere un immagine commercialmente più “green”.
Per la Pubblica Amministrazione (PA), invece, la Sostenibilità, diventa un requisito categorico da richiedere ai propri Fornitori in modo tale dal ridurre del più possibile gli impatti sul territorio in cui opera. Lo strumento che è stato individuato per poter permettere alle PA di avvicinarsi alla Sostenibilità sono gli “appalti verdi” (GPP), ovvero delle procedure d’acquisto che favoriscono le tecnologie e i metodi a minor impatto ambientale.
Il Piano d’Azione per la Sostenibilità dei consumi nel settore della Pubblica Amministrazione (PAN GPP) (D.M. 10 Aprile 2013) va a definire I Criteri Minimi Ambientali (CAM), ovvero dei requisiti ambientali identificati dal Ministero della Transizione Ecologica per 18 Macro categorie merceologiche di riferimento. I quali sono volti ad individuare le soluzioni progettuali, i prodotti o i servizi migliori sotto il profilo ambientale e lungo il ciclo di vita.
In Italia, l’efficacia dei CAM è stata assicurata grazie all’art. 18 della L. 221/2015 e, successivamente, all’art. 34 recante “Criteri di Sostenibilità energetica e ambientale” del D.Lgs. 50/2016 “Codice degli appalti” (modificato dal D.Lgs 56/2017), che ne hanno reso obbligatoria l’applicazione da parte di tutte le stazioni appaltanti.
Questo garantisce alle PA di essere incisive non solo nella riduzione degli impatti ambientali ma anche, e soprattutto, di favorire modelli virtuosi più sostenibili e, quando possibile, anche circolari comportando una razionalizzazione dei consumi e quindi della spesa.
L’approccio di questi criteri è di tipo comune a tutte le categorie merceologiche e va a definire le modalità di selezione dei Fornitori candidati, le clausole contrattuali, le specifiche tecniche (standard minimi di prodotto) ed i criteri premianti per le aziende che offrono le caratteristiche migliori sotto gli aspetti ambientali e sociali.
RAFRAN CONSULENZE Srl offre un servizio snello e completo che permette alle aziende di riconoscere il proprio impegno nel rispetto dei criteri indicati, tramite la verifica e lo studio dell’iter di produzione di un determinato prodotto, dal rapporto con il Fornitore al prodotto finito predisponendo la documentazione necessaria a garantire la conformità ai Criteri Minimi Ambientali (CAM) fino ad accompagnare l’Azienda all’asseverazione con l’Ente di Certificazione.