Il Piano di Gestione dei Rifiuti nei Cantieri Edili riguarda la demolizione selettiva e la nuova costruzione, il recupero e il riciclo ossia tutti gli adempimenti che devono essere intrapresi dalla Ditta Appaltatrice per garantire la corretta gestione dei materiali in cantiere.
E’ un documento obbligatorio richiesto dall’Ente Appaltante secondo quanto previsto per l’affidamento dei lavori nella disciplina degli appalti pubblici in ottemperanza al D.Lgs. 256 del 23 giugno 2022 che definisce i Criteri Ambientali Minimi (CAM). Tali Criteri sempre più spesso sono richiesti anche nelle procedure private.
L’approccio è quello dell’ecosostenibilità, privilegiando un’economia circolare che riguarda tutte le fasi di vita dell’edifico a cominciare dalla progettazione, con l’obiettivo di conservare il valore dei materiali il più a lungo possibile riducendo il downcycling, cioè la perdita di qualità rispetto all’origine, come indicato nei suddetti CAM. In particolare, il progetto di edifici di nuova costruzione deve prevedere il recupero in modo che almeno il 70% in peso dei componenti edilizi generati in cantiere nella fase di demolizione selettiva venga avviato al riutilizzo, riciclaggio o ad altre operazioni di recupero.
I rifiuti prodotti in cantiere derivano dalle operazioni di smontaggio, demolizione, scavo e costruzione. sono classificati come rifiuti speciali e devono essere identificati con l’attribuzione di un codice EER (Elenco Europeo dei Rifiuti) in rifiuti pericolosi e non pericolosi.
Nella prima fase preliminare si procede allo “smontaggio” delle varie componenti di uno stabile e alla separazione merceologica dei rifiuti in parti metalliche, legnose, coperture, rivestimenti, rifiuti ingombranti, rifiuti a base di plastica e vetro, materiale elettrico. Si procede poi alla demolizione fisica con la conseguente produzione di rifiuto inerte costituito da: mattoni, calcestruzzo, intonaci, ecc. L’attività di scavo, caratteristica delle Imprese Edili è forse quella che presenta maggiori problemi per la quantità notevole di terre e rocce da scavo prodotte che richiede disponibilità di spazi per lo stoccaggio all’interno del cantieri. Al termine di queste fasi si può procedere con la nuova costruzione avendo cura anche qui di separare i singoli rifiuti prodotti all’interno del cantiere per le necessarie attività di smaltimento.
I rifiuti non pericolosi vengono riutilizzati o con opportuno processo di recupero passano dalla qualifica di rifiuto a quella di prodotto (End of waste). Per quanto riguarda i rifiuti destinati allo smaltimento in discarica si fa riferimento al D.M. 3 agosto 2005, che definisce i criteri di ammissibilità e impone alle imprese edili di effettuare la Caratterizzazione di base per determinare le caratteristiche dei rifiuti e accompagnare gli stessi con la Dichiarazione di conformità in definite categorie di discariche.
RAFRAN Consulenze da sempre affianca le aziende nella gestione delle risorse naturali e nelle procedure mirate al recupero e allo smaltimento dei rifiuti. Per tutte le informazioni sui nostri servizi per elaborare il Piano di Gestione dei Rifiuti nel Cantiere, potete contattarci via mail: commerciale@rafran.it