Quando è necessario aggiornare il DVR?

Il Documento di Valutazione dei Rischi – conosciuto con l’acronimo DVR – è previsto dal D. Lgs. 81/08 (il Testo Unico sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro), e contiene l’analisi di tutti i rischi presenti in azienda, al fine di adottare le necessarie misure di prevenzione e protezione per il contenimento di infortuni sul lavoro e malattie professionali. Il DVR è obbligatorio per tutte le aziende che abbiano almeno un dipendente ed è sottoscritto da più figure aziendali: Il Datore di Lavoro, il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP), il Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e il Medico competente. Il DVR non ha una precisa scadenza, ma il D. Lgs. 81 precisa che deve essere aggiornato ogni qualvolta che:

  • Ci siano cambiamenti nel ciclo produttivo.
  • Siano introdotte nuove mansioni per i Gruppi Omogenei (ovvero i lavoratori che eseguono le stesse attività).
  • Siano introdotte nuove macchine.
  • Sia trasferita l’attività lavorativa o cambiato il Datore di Lavoro.
  • Ci siano variazioni nelle nomine (DL, RSPP, RLS, MC).

In questi casi può non essere necessario redigere completamente il DVR ma è sufficiente aggiornarlo parzialmente in occasione della valutazione dei nuovi rischi in essere in azienda. Infatti, alcuni rischi hanno una frequenza di aggiornamento obbligatoria variabile dai 2 ai 4 anni (es. chimico, rumore, stress lavoro correlato, vibrazioni, etc.).

Non dimentichiamo però che l’aggiornamento del DVR va anche di pari passo con i cambiamenti legislativi che possono imporre nuove linee guida nella Valutazione dei Rischi. Nel tempo possono variare anche le metodologie tecniche di elaborazione del documento e ci possono essere variazioni anche per la Sorveglianza Sanitaria a seguito di nuovi studi correlabili a particolari mansioni in azienda, oppure più frequentemente possono cambiare i dispositivi di protezione individuali o collettivi (DPI-DPC) adottati.

Solitamente a ogni DVR è abbinato un programma di miglioramento, anche per questo motivo periodicamente deve essere aggiornato o ad esso devono essere allegate tutte le evidenze del caso (es. verbali di formazione, bolle di interventi di miglioramento, evidenze di sostituzione di prodotti, etc.).

Redire con cura e attenzione il DVR, pianificare un suo programma di revisione corredato con la relativa documentazione e con procedure e istruzioni operative per limitare il verificarsi del rischio, oltre a indirizzare l’azienda in un percorso virtuoso, pone le basi all’implementazione di una Certificazione sulla Sicurezza ISO 45001. D’altra parte, ottimizzare processi e flussi di lavoro è il punto di partenza per costruire un modello di organizzazione e di gestione (MOG) della sicurezza per la prevenzione di illeciti in ambito aziendale secondo le indicazioni contenute nel modello 231.

Il team di Rafran Consulenze mette a disposizione una lunga esperienza nelle attività e problematiche inerenti alla Sicurezza negli ambienti di lavoro. Per tutte le informazioni potete contattarci via mail: commerciale@rafran.it.